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Viaggio in Islanda? Consigli e suggerimenti per un’ esperianza unica!

In questo mondo molto “social” e molto “di facciata”, l’Islanda si è trovata al centro dell’interesse di molti influencer, raramente molto seri e preparati, ma molto più spesso veramente sprovveduti e forzati a scrivere di luoghi che non conoscono, spinti dal loro stesso ruolo…una aberrazione degli anni “post 2010”.

Ho letto post e blog, veramente imbarazzanti, di sedicenti esperti del Nord Europa che hanno passato qualche giorno o addirittura qualche ora al di là del Circolo Polare Artico e che sono stati una volta sola, per una settimana, in Islanda e poi ne parlano nei loro scritti!

Se volete conoscere le mie opinioni a riguardo e soprattutto se volete qualche consiglio di viaggio, qualche suggerimento sugli itinerari da seguire e qualche idea su cosa fare o non fare in Islanda, leggete i miei consigli in cui risponderò ad un bel po’ di domande e di curiosità.

Sono Fabrizio Bruno Tour Leader Professionista e personalmente viaggio in Islanda da 34 anni; al momento ci sono stato 69 volte, in tutte le stagioni.

Tutto è iniziato nel lontanissimo 1986, quando il console Islandese mi chiamò per chiedermi se fossi disposto a visitare un paese difficile, bello, selvaggio, con una natura primordiale e paesaggi apocalittici, praticamente senza infrastrutture e con pochissimi alberghi, quasi privo di punti di pernottamento e ristoro e con grandi distanze tra un centro abitato e l’altro.

Uno stato del Nord di cui si sentiva parlare poco e non così facile da raggiungere.

Una regione in cui il turismo classico soffriva la mancanza di copertura telefonica, la scarsità di servizi pubblici di trasporto, la rete stradale appena abbozzata e in gran parte senza asfalto, il tutto condito da un clima freddo e difficile e da una situazione geologica instabile che scatenava continuamente eruzioni e terremoti!

Un quadro insieme terrificante ed affascinante!

Ma la sfida era lanciata, ovviamente accettai ed iniziò la mia avventura in Islanda.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti…o meglio, trattandosi di Islanda, si potrebbe dire che di ponti ne sono crollati sotto l’acqua!

L’Islanda si è aperta al turismo d’avventura, anche grazie ad iniziative come quelle di quel console, che aveva invitato, oltre a me, anche altri piccoli tour operator  giovani e votati ad un turismo d’élite e di avventura.

In seguito il turismo stesso è cresciuto nei numeri e si è evoluto nella tipologia, nelle esigenze e nelle modalità, richiedendo sempre nuovi luoghi in cui sbarcare milioni di pacifici, ma comunque violenti e impattanti, invasori, armati di macchine fotografiche, telecamere e attrezzature da divertimento.

Inizierò con il descrivere molto sinteticamente l'ultimo tour in Islanda effettuato tra luglio e agosto 2019

Partenza da casa alle 8 circa del mattino per raggiungere l’aeroporto di Malpensa.

Ritrovo partecipanti alle 11,00 davanti al banco Scandinavian Airlines.

Volo tranquillo e in orario con la compagnia Norvegese che offre servizi molto basici (nulla da mangiare e solo tè e caffè da bere…il resto si paga e non accettano la maggior parte delle carte di credito che non siano con i numeri in rilievo.

Possibilità di pagare in Corone Norvegesi o in Euro, con cambio così sfavorevole che persino la hostess si è rifiutata di farmelo …alla fine il panino me lo ha regalato lei!!! Arrivo con leggero ritardo ad Oslo per motivi di traffico aereo. Rifacimento dei controlli doganali, molto pignoli, con conseguente ulteriore perdita di tempo.

Partenza in ritardo leggero per motivi di intasamento aeroportuale (tipico del periodo).

Anche in questo caso aereo pieno zeppo e in conseguenza di questo, abbiamo avuto un upgrade di alcuni posti. Questa volta la maggior parte di noi ha avuto la business, che è identica alla economy, ma ci si siede davanti e ci sarebbero i pasti…,ma essendo un regalo i pasti non sono inclusi, ai due sventurati che l’hanno pagata, invece, regalano bibita e panino!!!

Arrivi a Keflavik in un delirio di turisti (moltissimi italiani). E uscita come al solito senza alcun tipo di controllo per gli Europei o per coloro che si dichiarano tali!

Noleggiato le auto con lunga trafila burocratica. Le auto sono in pessime condizioni, ma funzionano e paghiamo le solite assicurazioni che aumentano il costo del noleggio a dismisura.

Cena in solito ristorante in centro. Cibo ottimo e costo esagerato…

Notte al Tjarna, piacevole e accogliente come al solito, ma che mi ha già “fregato” dei soldi prima ancora di arrivare!!! Viva l’Islanda!

Giornata con temperatura di 1-4 ° C e tempo splendido. A mezzanotte passata è ancora decisamente chiaro!

Due ore di differenza tra fuso orario e ora legale non creano veri problemi di jet lag, ma solo un piccolo fastidio…si va a dormire con grandi aspettative per la giornata successiva.

Partenza alle ore 9 dopo la prima colazione in hotel.

Acquisti di generi di conforto nel negozietto sotto all’albergo e cambio di denaro per la cassa comune nella banca di Keflavik con personale gentilissimo e ambiente accogliente.

Cambiato €.1 = 132 ISK.

Viaggio verso Est con tappa nella capitale per vedere la chiesa (Hallgrímskirkja) con il famoso organo a canne (5275 di cui alcune orizzontali), approfittando della bellissima giornata di sole e dell’assenza di vento.

Siamo sul Golden Circle e viaggiamo tra un elevato numero di turisti, che comunque non rendono mai fastidiose le visite e non creano code. Per chi, come me è stato qui negli anni in cui non c’era nulla può essere deludente e stucchevole vedere i parchi affollati, ma per la maggioranza dei visitatori, abituati alle code chilometriche delle principali attrazioni europee o americane, non si tratta di nulla di particolare o esagerato.

Visita al parco di Phingvellir con passeggiata alla spaccatura tra la Faglia Americana e quella Europea, un must per i visitatori dell’Isola.

Trasferimento a Geysir e breve sosta per ammirare il getto d’acqua più famoso del mondo.

A seguire visita delle cascate Gullfoss, in parte con la pioggia.

Rientro a Geysir per serata in cottages e cena nel lussuosissimo hotel fronte parco, per una cena con il Geyser in vista.

Notte chiara nelle strutture in legno, con tutto il tempo a disposizione per vedere il getto d’acqua calda più famoso del mondo senza turisti intorno…cosa che non ha prezzo!

Da registrare in giornata un piccolo problema con la mia auto che si è spenta in viaggio e poi è ripartita quando ho rifatto avviamento, senza neanche fermarmi, ma semplicemente passando alla folle. Non ha più dato problemi per tutto il viaggio, ma lì per lì, mi ha fatto impensierire un po’…misteri dell’elettronica…

... Islanda!

Pubblicato da Fabrizio Bruno su Venerdì 26 luglio 2019

Giornata iniziata bene con una colazione spettacolare vista Geyser, dopo aver lasciato il cottage!

Poi siamo partiti verso Sud in direzione Sellfoss, dopo aver dato ancora un’occhiata ai getti d’acqua più famosi del mondo.

Prima tappa alle cascate di Seljalandsfoss.

Poi ritornati a Hvolsvöllur per fare rifornimento di carburante, mangiare qualcosa e visitare il Lava Center …interessante trappola per turisti!

Poi via verso la imponente cascata di Skogafoss. Ancora qualche chilometro, con varie deviazioni fuori asfalto e su stradine secondarie per vedere qualche attrazione e qualche luogo particolare, sempre viaggiando al cospetto dei ghiacciai Eyafiallajokull e Myrdalljokull.

Deviazione e sosta a Dyrholaey e poi alle spettacolari scogliere dove abbiamo fotografato i Pulcinella di Mare (Puffin) molto da vicino.

Qualche passeggiata in un vento fortissimo che rischia di sradicare le portiere dell’auto.

Alcuni tratti dove è obbligatorio il 4×4 con i soliti turisti deficienti che se ne fregano e rovinano la situazione e la reputazione di tutti, creando i presupposti per barriere, divieti e restrizioni…

Per fortuna nella maggior parte dei casi, in Islanda, questi “furbacchioni” si pagano i danni o addirittura l’intera auto (giustamente), ma non si sa mai che, come già accaduto in altri luoghi, per colpa di pochi “somari” si arrivi a zone vietate con obbligo di navetta 4×4, ecc…

A seguire visitiamo la spiaggia nera di Reynisfiara con le colonne id basalto, le grotte, i pinnacoli di roccia, i monoliti ed i “faraglioni”….e gli immancabili puffin che si divertono intenti a pescare tra le onde dell’Oceano Atlantico, mentre un vento fortissimo ostacola il volo degli altri uccelli e favorisce quello di chi, come loro, possiede ali piccolissime e forzute.

Ultima tappa di una giornata intensa e ricca di emozioni, anche se fredda, piovosa a tratti e sempre molto ventosa.

Notte e cena nel lussuoso Hotel Icelandair di Vik.

Dopo una eccellente prima colazione in hotel siamo partiti percorrendo la N1, la strada del Big Circle, in senso antiorario verso Est.

Abbiamo fatto alcune soste per vedere luoghi interessanti e interagire con il paesaggio e le caratteristiche più belle e particolari dell’Isola:
• I muschi soffici.
• I cavalli con le tipiche cinque andature.
• Le pecore quasi sempre disposte a coppie o triplette.
• Le campagne lavorate con le onnipresenti rotoballe
• Le lingue glaciali del Vatnajokull.
• Le spiagge nere.
• I resti dell’eruzione che ha spazzato via gran parte della N1 Sud pochi anni or sono.

Poi siamo arrivati nei pressi dei laghi glaciali, che abbiamo visitato. Spettacolo eccezionale, specialmente per quanto riguarda la laguna di Jokulsarlon, dove tra Iceberg, uccelli di mare, foche e turisti, si assiste ad uno spettacolo unico al mondo nel suo genere.

Partenza per la splendida costa ed i fiordi che iniziano dopo il promontorio e la baia di Hofn.

Arrivo a Djupivogur con il suo bellissimo porticciolo di pescatori e sosta per la cena e la notte nel sempre meraviglioso e accogliente hotel Framtid.

Cena spettacolare a base di pesci e aragoste e poi dopo una passeggiata lungomare nell’interminabile tramonto islandese…tutti a nanna!

Giornata iniziata con una stupenda prima colazione in hotel, tra lusso, comfort e panorama meraviglioso sul porto dei pescatori, con sole splendente e temperatura frizzante.

Partenza alle 9,00 e visita del museo all’aperto di Marry Bay, dedicato alle uova degli uccelli islandesi (34 specie diverse), rappresentate in scala, ma ingigantite e realizzate in pietra o marmo da un noto scultore moderno islandese (Sigurður Guðmundsson) .

Tappa alla solita casa di follie del “collezionista di ossa”…che oggi non c’era…!

Viaggio sulla costa intorno al fiordo e poi via verso le montagne su una ripida sterrata, alternativa alla N1, per raggiungere gli altopiani del Sud, tra cascate e fiumi impetuosi.

Nebbia insistente sull’altopiano e poi, imboccata la più tecnica e ripida F963, che richiede l’uso delle ridotte, si scende ancora una volta verso il mare, per arrivare al fiordo di Reydarfiordur.

Ancora curve sui fiordi e poi via verso Egilsstadir, dove pranziamo in un locale all’americana che ricorda quelli della mitica Route 66, con tanto di Betty Boop.

Partenza per il tour del lago, che ci impegna tutto il pomeriggio nella visita dell’unico paesaggio veramente alpino di tutta l’isola.

Soste nei punti migliori, tra cavalli, boschi e praterie e poi le cascate.

Ancora Egilsstadir, dove facciamo la spesa ed il pieno di benzina in vista della impegnativa giornata di domani. Ancora un colle immersi nella nebbia fittissima e poi arrivo al porto, dove un traghetto e una nave da crociera sono in sosta nel fiordo.

Sistemazione nella spartana, ma confortevole Nord Marina Guesthouse e cena in centro villaggio..con cibo ottimo, come sempre in Islanda e con i soliti prezzi islandesi esagerati!

Intera giornata dedicata al fuori asfalto nel cuore selvaggio dell’Islanda.

Partiti dopo la prima colazione in Guesthouse e ulteriore rabbocco di carburante per il rifornimento completo a Egilsstadir.

Abbiamo viaggiato per molte ore tra scenari fantastici e lunari, tra guadi, deserto, sterrati e vulcani, nell’inaspettatamente grande “deserto centrale”.

Una presenza molto fastidiosa di nebbia persistente ci ha fatto perdere alcuni panorami molto belli, però ci ha lasciato ampi momenti di schiarite e ampia visibilità, come ampiamente documentato da foto e filmati.

Il brutto tempo ci ha invece costretti ad una difficile tappa a piedi con ridottissima visibilità e tratti molto scivolosi nella visita al cratere Viti e al Lago Askja dopo la sosta al rifugio del parco di Vatnajokull.

Simpatico incontro con la gentile e carina guarda parco che ci ha ammoniti sui pericoli della strada con i suoi guadi profondi e ci ha invitato a rispettare le regole di comportamento all’interno del parco.

Bagnati ma felici abbiamo comunque raggiunto i laghi la cui vista ci è stata ostruita dalla nebbia.

Rientro con guida veloce e cena ottima a Grimstunga, in tardissima serata prima di andare a letto nella guesthouse sperduta nel nulla!

Partenza dopo una buona prima colazione, verso le stupende cascate Dettifoss, sempre su sterrato bello e veloce.

Arrivo al parcheggio sul lato destro orografico del fiume e poi breve passeggiata fino alle cascate.

Giornata con meteo meravigliosa che ci ha regalato un arcobaleno multiplo e vista mozzafiato sulle cascate e sul fiume.

Poi a seguire, le altre cascate in sequenza, tutte belle e interessanti.

In seguito e sempre su sterrato arrivo alla intersezione con la statale per Husavik.

Visita alla cittadina e caffè sul porto.

Un meraviglioso angolo di paradiso!

A seguire partenza per il lago Myvatn.

Visita allo splendido lago vulcanico Krafla con passaggio alla centrale geotermica più grande d’Islanda.

Lunga visita a Hverir con le sue fumarole e le terre colorate di zolfo che hanno incantato i partecipanti al viaggio.

Poi tour del lago con fermata e soste in varie zone pittoresche e salita su alcuni piccoli coni vulcanici.

Arrivo in seguito alle cascate Godafoss, cena a Laughar e notte nei presi delle cascate per un tramonto meraviglioso anche se per una brevissima notte.

Da notare come le cascate Godafoss siano un piccolo gioiello talvolta trascurato dai tour dell’Islanda, ma assolutamente degne di una visita.

Con la loro forma semicircolare, ricordano in piccolo le cascate Niagara.

Eccezionale la possibilità di dormire a pochi passi dalle cascate stesse.

Ritrovo per la prima colazione davanti alla mia camera dell’hotel Fosshol, che essendo in ristrutturazione non ha il ristorante in funzione. Il simpatico e cortese gestore ci consegna un sacchetto – pasto, che ho pagato caro, ma è completo.

Per quanto riguarda le bevande ci consiglia il vicino bar annesso alla pompa di benzina N1. La scortese proprietaria, con le sue pessime e svogliate collaboratrici, ci manda via in malo modo e di conseguenza io non ritiro e non pago le bevande ordinate.

Mangiamo davanti alla mia stanza in una giornata calda e stupenda e rimandiamo il caffè per il nostro arrivo a Akureyri.

Viaggio verso la cittadina dopo aver salutato le cascate di Godafoss ed aver evitato di percorrere il nuovissimo tunnel a pagamento che collega i due lati del fiordo.

Per percorrere il tunnel bisogna pagare via internet o arriva il conto maggiorato al noleggiatore che preleva il denaro dalla carta di credito di garanzia… Noi comunque percorriamo il semplice, breve e panoramico colle ed arriviamo in città…la seconda area urbana e quarta municipalità dell’Islanda, molto bella, accogliente e carina.

Non abbiamo fatto il tunnel non per risparmiare, ma per fare la strada più bella, visto che la giornata è magnifica e per non dover andare a pagare su internet.

Arrivati ad Akureyri visitiamo la casa di Babbo Natale, sempre carina e accogliente e poi andiamo a vedere le balene con una barca grande. Molti avvistamenti, ma molto lontani…peccato…qualche foto bella c’è. Mare non proprio liscio, ma accettabile.

Poi sistemazione in hotel e visita della cittadina, con cena finale in un bel locale.

Notte nel pittoresco, caratteristico e confortevole Hotel Akureyri, in gran parte nuovo, che ha un difetto, le camere veramente esageratamente piccole, anche se tutte di design, con una impostazione vagamente hard Rock e Hollywoodiana. …troppa tecnologia e troppo design!

Come al solito hanno tentato di prendere i soldi prima e mi hanno fatto bloccare un’altra carta di credito…

Prima colazione molto raffinata in hotel, dopo una sveglia non gradita data dal sistema antincendio.

Partenza per il Nord e fermata per vedere le balene dalla strada!

A seguire viaggio fino a Siglufjordur con alcune brevi tappe foto.

Visita al sempre interessantissimo museo dell’aringa. Da un po’ di giorni, nei posti turistici, anche i meno noti, troviamo valanghe di turisti portati dalle crociere…!

Poi siamo andati verso Sud, ma prima abbiamo mangiato un assaggio di pesce locale nel pittoresco e colorato locale sul porto del villaggio, tra moto e camper…ci deve essere in corso una festa di paese.

Dopo abbiamo continuato sulla costa, ma il sole ha lasciato il posto alla nebbia e non ci siamo più fermati per le foto.

Quando è rispuntato il sole, abbiamo fatto visita ad alcuni musei caratteristici e ad una chiesetta antica, poi siamo arrivati a Saudarkrokur, dove abbiamo preso contatto con le classiche attrazioni turistiche. Il centro dei Puffin, erroneamente scambiato dai turisti per un luogo in ci si vedono gli uccelli…! Poi il nuovissimo Battle of Iceland …che è la classica “turistata” in realtà virtuale come in tutto il Nord Europa…ci sta arrivando anche l’Islanda!..poveri noi!

I clienti hanno voluto fare il giro della penisola di Skagata per vedere le foche…che ovviamente non abbiamo visto.

Siamo rientrati e abbiamo visto il Tindastoll (hotel più vecchio dell’isola) chiuso…che tristezza!

Rifornimento rocambolesco da Julius, il vecchietto del villaggio che gestisce un negozietto molto simile a quelli della mia valle, al quale è annesso un distributore di benzina …antico quasi come lui. Lo conosco da una vita e dopo aver sbagliato più volte il conto ed i pagamenti con la carta, mi incarica ufficialmente di gestire la transazione, dopo aver chiesto scusa a tutti ed aver creato una situazione commovente e anche simpatica.

Poi tutti a cena, dove abbiamo assaggiato lo squalo macerato!

A seguire notte in hotel con camere spartane, ma ampie, pulite e confortevoli….! W il Mikligardur della catena Arctic Hotel.

Partenza da Saudarkrokur verso Sud in direzione del centro dell’isola.

Sterrati e stradine fino ad arrivare in vista dei ghiacciai Hofsjokull e Baldjokull sulla F752 e altre sterrate meravigliose.

Ancora fuori asfalto fino alle spiagge del Nord a pochi chilometri da Blonduos.

Poi abbiamo raggiunto Hvammstangi, dove abbiamo preso possesso delle camere e dei cottage, fatto la spesa e chiesto informazioni al Centro Foche del villaggio.

Un breve saluto ad una famiglia di amici che gestiscono un simpatico ristorante sul mare e poi via verso le spiagge delle foche.

Mezzo giro della penisola di Vatsnes per fotografare alcune dei pigri e goffi mammiferi marini spiaggiati o accoccolati sulle rocce della costa Ovest della penisola.

Rientro a Hvammstangi e spaghettata nel mio bungalow.

Ho mangiato troppo ed ho sofferto tutta la notte…come un coccodrillo o meglio come un somaro!

Per me sveglia e partenza difficile dopo una notte terribile! Ho anche dimenticato una valigetta con gli accessori elettronici nel bungalow…cosa che non mi accade mai….

Prima colazione in riva al mare e partenza per la parte meno turistica dell’Islanda.

Passaggio in località remote, con panorami mozzafiato tra i fiordi dell’Ovest.

Pranzo nei pressi di Holmavik e poi visita di una vecchia fabbrica di trasformazione del pesce, oggi in rovina e adibita a luogo di esposizione di opere d’arte moderne di dubbia valenza a Djupavik.

Arrivo in hotel per il pernottamento e la cena.

Qualcuno ha fatto il bagno nella piscina di acqua termale dell’hotel, mentre io mi sono occupato ci ritrovare il bagaglio dimenticato a Hvammstangi.

Dopo la prima colazione in hotel partenza per continuare il viaggio nella “mano” dell’Isalnda.

Abbiamo costeggiato magnifici fiordi raggiungendo anche punte, cime e altopiani isolati, su strade sterrate prive di sbocco che costringevano ad una forzata “andata e ritorno”, ma con grande soddisfazione…ne è valsa assolutamente la pena.

Incontro inaspettato con branco di foche molto vicine alla strada e avvicinabili senza difficoltà fino a pochi passi di distanza.

Inseguito abbiamo raggiunto il punto di osservazione e la stazione di ripetitori della Latrar Air Station con un paesaggio mozzafiato e un tempo splendido, con sole caldo e totale assenza di vento.

Ho fatto ancora un sacco di foto ai camper e ai van 4×4.

Poi abbiamo raggiunto la spiaggia nei pressi di Minnibakki, limite settentrionale dell’Isalnda in quella zona, con vista sulla Groenlandia …invisibile e a circa 300 km in direzione Nord Ovest.

Cena e pernottamento in hotel di pregio in centro città, grazie ad un upgrade dovuto alla mancata apertura dell’hotel Edda Isafiordur.

Giornata molto intensa con viaggio lungo di quasi 400 km con asfalto e sterrato facile, ma polveroso.

Ancora una volta abbiamo provato il comfort e la potenza offerta dai quasi 6000 cc di cilindrata delle nostre Ford Expedition rigorosamente a benzina.

Giornata meravigliosa, a tratti ventosa o addirittura molto ventosa., con raffiche di punta oltre i 100 km/h e costante intorno ai 50/60….

Temperatura reale tra i 7 ed i 15 gradi, ma quella percepita …molto bassa!

Paesaggi mozzafiato tra i fiordi dell’Ovest, con frequenti soste in luoghi strategici. Sosta a Gianni nei pressi di Bifrost per vedere i Salmoni in risalita.

A seguire arrivo in campeggio, sul fiume, con i salmoni ed una particolare atmosfera rock-pop, con tanto di cena con musica e dischi in vinile! Ottima cena vista fiume e poi serata nei piccoli bungalow in legno con servizi in comune. Nessuna connessione wifi e partecipanti molto soddisfatti della giornata.

Da notare come in questi giorni, passati tra i fiordi del Nord Ovest, abbiamo visto con un po’ di fortuna, ma senza alcuna difficoltà, molte balene, osservandole molto più da vicino di quanto non avessimo potuto fare dalla barca.

Partenza dopo la colazione in una giornata splendida.

Viaggio sulle sterrate del cuore dell’Islanda, per raggiungere il ghiacciaio Langjokull. Nessuna limitazione di transito e nessun turista fino alla calotta, una sola auto posteggiata, appartenente ad una coppia islandese.

Escursione sul ghiaccio dopo aver fatto una foto con le ruote sul ghiacciaio….spettacolo indescrivibile!

In seguito abbiamo raggiunto la capitale, dove ho lasciato un’ora di tempo per lo Shopping e dove abbiamo visitato le principali attrazioni, semplicemente passandoci davanti in auto.

Pomeriggio sul limite Sud Occidentale dell’Isola sulle piste care agli enduristi, tracciate sulla lava.

Per finire con una cena a bordo mare a Keflavik e notte in hotel.

Cena di saluti e commiato dai partecipanti che si sono dimostrati molto soddisfatti.

Probabilmente si tratta del miglior tour islandese che io abbia mai realizzato con un gruppo di turisti.

Dopo la prima colazione e dopo aver riconsegnato le auto siamo partiti dall’aeroporto internazionale di Keflavik con destinazione Copenahgen e arrivo finale a Milano Malpensa 1.

3250 km su strada e ora in volo.

Tutto bene e rientro nel caldo della Lombardia.

Puntuale il nostro taxi mi ha riportato a casa in poco più di due ore, tra le mie montagne al cospetto del Monviso!

Vuoi organizzare o realizzare un viaggio in Islanda e non sai come fare?

Quale è il migliore mezzo per un viaggio in Islanda?

Quale è il periodo migliore per un viaggio in Islanda?

Cosa è necessario e indispensabile per un viaggio in Islanda?

Serve un visto per entrare in Islanda?

Quale è il mezzo più divertente per affrontare un viaggio negli Islanda?.. e quello più economico?

Quali documenti sono necessari per una vacanza  o un viaggio in Islanda?

Serve la Patente Internazionale?

Quali assicurazioni sono necessarie per l’Islanda?

E’ vero che l’Islanda è il paese più caro del mondo e la vita costa carissima?

Hotel, Guesthouse o campeggio?

Ha senso percorrere tutto il Big Circle e quanto è lungo?

Quanto tempo ci vuole per fare un giro completo dell’Isola?

Nave o aereo?

Noleggio del mezzo o mezzo proprio?

Quali sono le condizioni meteo dell’Islanda?

Vento, freddo, moscerini, vulcani, guadi, fiumi, strade sterrate e difficili, quali sono le insidie dell’Islanda?

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Commenti (4)

  • Gabriele Ghibaudo

    |

    Il mio sogno. Che periodo dell’anno mi consigli ?

  • Fabrizio Bruno

    |

    Sicuramente l’estate ( luglio – agosto) per un viaggio completo e l’inverno per vedere l’aurora boreale.

  • Gabriele Ghibaudo

    |

    Ok bene, la mia inetenzione era proprio di vedere l’aurora boreale quindi sicuramente pediligerò l’inverno. Grazie ancora

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