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I colli delle Alpi e le motociclette

In questa tavola di approfondimento, segnalo alcuni appunti riguardanti alcuni importanti passi delle Alpi, nel tentativo di fare chiarezza in un argomento “puramente accademico”, che però interessa molto ai “cacciatori di colli” come spesso sono i motociclisti e sul quale ogni stato, ogni regione, ogni comune ed ogni organizzazione turistica tende sempre ad essere un po’ parziale nell’ovvio intento di trovare un primato o un record da attribuire alla propria valle.

Sulle Alpi In Moto

Mi permetto quindi di incollare in questa sezione anche una parte del testo che ho trattato nel libro dal titolo “Sulle Alpi In Moto”, nel quale affermavo e tutt’ora confermo una serie di dati che mi hanno attirato qualche critica e alcuni apprezzamenti.

Da non perdere

Quindi, per fare un po’ di luce sulla questione, riporto quella che ritengo essere la situazione dei “primati di quota stradali europei” attuale:

  • Colle asfaltato più alto d’Europa (non internazionale): Col del l’Iseran (Francia 2770) è veramente un colle e collega due comuni diversi su lati opposti di una catena montuosa posti entrambe in Francia.
  • Valico internazionale asfaltato più alto d’ Europa: Colle dell’Agnello (Italia 2744). È veramente un colle e collega due comuni diversi su due lati opposti di una catena montuosa posti in due stati diversi, rispettivamente in Italia e in Francia. Da due anni, il valico è noto ai motociclisti di tutta Europa, perché sul tratto iniziale della sua salita, precisamente a Chianale, viene organizzato un raduno invernale che si tiene a gennaio, denominato Agnellotreffen, che sta riscuotendo un ottimo successo di partecipanti.
  • Strada asfaltata più alta (senza sbocco veicolare e chiusa al traffico privato): Pico de Veleta (Spagna 3367), porta ad un osservatorio astronomico.
  • Valico transitabile più alto (sterrato e non internazionale e senza sbocco veicolare): Col du Jandri (Francia 3151) in pratica, in estate con i 4×4 è possibile transitare su una pista di sci, nel comprensori di Les Deux Alpes…per arrivare in un luogo da record…
  • Strada asfaltata più alta aperta al traffico (non è un valico e non ha sbocco veicolare): Ötztaler Gletscherstrasse (Austria 2829) in pratica si arriva in auto sul luogo asfaltato più alto d’Europa, ovviamente pagando un pedaggio!
  • Strada asfaltata con sbocco veicolare più alta: Tour de la Bonette (Francia 2802) è, come spiegherò in seguito, un giro costruito apposta, intorno alla cima della Bonette, che dopo un breve tragitto ritorna al punto di partenza, che può essere considerato un vero colle, ma si trova a 2715 metri.
  • Passo dello Stelvio, colle asfaltato transitabile più alto d’Italia, secondo d’Europa dopo l’Iseran, mette veramente in comunicazione due comuni di valli opposte (Trentino e Lombardia) appartenenti ad uno stesso stato (Italia) a quota 2758.

Non me ne vogliano gli amanti del Passo dello Stelvio, che è un posto magnifico al quale ritorno spesso con piacere, ma si tratta della verità e bisogna essere onesti nel confronto con gli altri “portatori di record”.
Io ovviamente sono fiero di quello del Colle dell’Agnello, all’ombra del quale sono vissuto, ma malgrado questo non mi permetterei mai di scrivere notizie fasulle, se in qualche caso l’ho fatto, me ne scuso e assicuro l’involontarietà dell’accaduto.

Sebbene al Colle dell’Agnello, sul cippo che segna il confine Italia – Francia, sia riportata la quota di 2744 metri s.l.m., molte misurazioni e molti strumenti, indicano una quota di 2748 metri, ma poco importa, il primato di colle internazionale transitabile su asfalto più alto d’Europa, resta saldamente ancorato al colle dell’Agnello ed è ragionevole pensare, che lo resterà per sempre, perché è molto improbabile, che ne vengano costruiti altri ad una quota simile, mentre gli altri due, posti ad una quota più elevata, di pochissimi metri, l’Italiano Stelvio ed il francese Iseran, a meno che inauspicabili guerre future, spostino i confini degli stati europei, manterranno i loro rispettivi record nazionali e resteranno sul podio europeo rispettivamente in seconda e prima posizione.
Qualora, per le stranezze della politica internazionale, fossero annessi all’Europa, alcuni stati di fatto extra europei, si tratterebbe comunque di una condizione politica, perché sui confini fisici del continente Europeo, mi si permetta, non si discute!

Cosa diversa è la ricerca del primato di strada asfaltata più alta d’Europa, corsa nella quale sono impegnati un po’ tutti gli stati montuosi del Vecchio Continente.
La ricerca di questo record, ha portato addirittura la Francia a costruire un anello “artificioso” intorno alla cima della Bonette, superando i 2800 metri con il nastro d’asfalto (il vero colle si è posto circa 100 metri più in basso) e la Spagna ad asfaltare una strada, per altro chiusa al traffico, che oltrepassa i 3000 metri nella Sierra Nevada.

Sebbene al Colle dell’Agnello, sul cippo che segna il confine Italia – Francia, sia riportata la quota di 2744 metri s.l.m., molte misurazioni e molti strumenti, indicano una quota di 2748 metri, ma poco importa, il primato di colle internazionale transitabile su asfalto più alto d’Europa, resta saldamente ancorato al colle dell’Agnello ed è ragionevole pensare, che lo resterà per sempre, perché è molto improbabile, che ne vengano costruiti altri ad una quota simile, mentre gli altri due, posti ad una quota più elevata, di pochissimi metri, l’Italiano Stelvio ed il francese Iseran, a meno che inauspicabili guerre future, spostino i confini degli stati europei, manterranno i loro rispettivi record nazionali e resteranno sul podio europeo rispettivamente in seconda e prima posizione.
Qualora, per le stranezze della politica internazionale, fossero annessi all’Europa, alcuni stati di fatto extra europei, si tratterebbe comunque di una condizione politica, perché sui confini fisici del continente Europeo, mi si permetta, non si discute!

Non voglio assolutamente sminuire la bellezza e la spettacolarità del luogo, che resta una meta da inserire senza dubbi nel calendario delle gite motociclistiche da fare provare, ma mi permetto di collocare al posto giusto i dati del colle in oggetto e di ridimensionare il mito di questa strada, che è l’eccellente prodotto dell’industria turistica francese, come sempre efficientissima, organizzata ed egocentricamente fiera del prodotto nazionale…magari le nostre valli avessero il 10 % di questa organizzazione e di questo fiero campanilismo!

Innanzi tutto il Col del La Bonette, è posizionato a 2715 metri sul livello del mare, quota di tutto rispetto, veramente eccellente dal punto di vista assoluto in Francia e tra le più elevate del Vecchio Continente, ma superata da diversi altri passi sia asfaltati, sia sterrati.
L’anello che si può percorrere intorno alla cima della Bonette, non è assolutamente un colle e non mette in comunicazione due versanti di una montagna o due valli vicine e neanche scavalca uno spartiacque, è semplicemente un giro artificiale, che parte e ritorna nello stesso punto dopo un breve giro panoramico, costruito ed asfaltato apposta, abbastanza recentemente, per ottenere di avere una strada asfaltata che superi i 2800 metri (2802 per la precisione).

Almeno tre altre strade che ho visto personalmente, superano questa quota in Europa, di cui due asfaltate, sicuramente.

Quindi volendo veramente cercare un primato per la Bonette, si può affermare che al momento, si tratti della strada asfaltata con sbocco veicolare più alta d’Europa, come ho indicato nella tabella di apertura, ma si tratta veramente di qualcosa di un po’ forzato.

Fino a questo punto, non ho parlato del Colle del Sommellier, (45°08′03.48″N6°50′40.92″E) così chiamato in onore dell’ingegnere che diresse i lavori di costruzione del traforo ferroviario del Frejus. Costruito nel 1962, con una pendenza media del 13%, collegherebbe nelle Alpi Cozie, l’italiana Bardonecchia in provincia di Torino, con il piccolo comune di Bramans nella regione del Rodano-Alpi nella Savoia (Francia), ad una quota di 3009 m slm (2993 secondo altre fonti).

In realtà sul versante francese non c’è una strada ma un sentiero ovviamente chiuso al traffico ed in questo caso il primato non esiste, perché di valichi su sentiero oltre i 3000 metri ce ne sono parecchi. Volendo considerare da un punto di vista teorico solamente la parte sommitale, che di fatto immette in territorio francese (su sterrato), c’è da considerare che abitualmente resta innevato tutto l’anno e quindi non è quasi mai stato possibile percorrerlo (ci sono andato moltissime volte con varie tipologie di mezzo).

A fugare ogni dubbio ed ogni velleità di transito, è stato posto recentemente uno sbarramento artificiale sul confine al termine del parcheggio, che ha concluso ogni discussione in merito. In ogni caso i 26 chilometri che lo separano da Bardonecchia sono in parte asfaltati ed in parte sterrati e abbastanza difficili da percorrere nel tratto posto a monte del Rifugio Scarfiotti (2165 metri).

E ancora in piena estate, cioè quando potrebbe essere aperto, la strada è chiusa al traffico motorizzato nei fine settimana e a volte momentaneamente anche in altre giornate (è possibile andarci solo a piedi in bicicletta o a cavallo). Una volta arrivati al punto in cui si viene irrimediabilmente fermati, non resta che tornare sui propri passi su di una strada panoramicamente bellissima, ma intasata di gitanti estivi con tutte le conseguenze che ne derivano; quindi in coscienza, suggerisco di cercare altrove spazi sui quali divertirsi con la motocicletta.

La fama motociclistica di questo luogo, è dovuta al motoraduno “Stella Alpina”, che è una divertente “smotazzata” con personaggi pittoreschi come si conviene a tutte le manifestazioni di quel genere, durante il quale centinaia di motociclisti provenienti da ogni parte d’Europa, invadono pacificamente e rumorosamente con i loro colori e le loro motociclette la valle di Bardonecchia.

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