Suzuki V Strom 2015-2016

Come promesso, eccomi a parlare della Suzuki V Strom 2015-2016. Ho avuto modo di utilizzarla durante alcuni viaggi che ho organizzato e accompagnato come tour leader e in altri che ho effettuato per scrivere i libri di itinerari motociclistici che verranno pubblicati tra il 2016 ed il 2018.

In particolare ho avuto modo di apprezzarne le qualità durante un viaggio in Thailandia, dove ho percorso più di mille chilometri su direttrici di grande comunicazione, in città affollatissime, su strade secondarie, su quelle tutte curve (tra le quali la mitica strada delle 3934 curve!!!) e anche su sterrati semplici o di un certo impegno.
Si è trattato di una piacevolissima sorpresa!
Le ottime doti dinamiche e le qualità della sorella minore (la 650), sono state mantenute ed addirittura esaltate in questa crossover di quasi 1050 cc che stupisce per la sua facilità.

Complimenti ai tecnici Suzuki!

Ad una certa semplicità di aspetto (essenziale ma piacevole) e di strumentazione (comunque molto completa e intuitiva), si contrappongono una concretezza ed una piacevolezza di guida esemplari.

La moto, che è stabile e divertente sul veloce, diventa molto intuitiva e infonde fiducia anche nel misto stretto e nel difficile, mentre addirittura stupisce fuori asfalto, dove grazie alla ruota anteriore da 19, al peso contenuto per una ammiraglia e alla azzeccatissima distribuzione dei pesi, consente di viaggiare con disinvoltura anche in due o in piedi tra passaggi di un certo impegno, ovviamente in tal caso senza passeggero!
Non l’ho pesata, ma credo che si tratti della più leggera cross over di grossa cilindrata, Africa Twin inclusa!
Attenzione…si tratta pur sempre di una “bestia” di più di 200 kg con oltre 100 CV alla ruota e quindi richiede rispetto, attenzione e perizia di guida, ma tra le big, la considero una delle più facili.
Personalmente non la consiglio mai ai miei clienti poco esperti, ma si tratta di una “cosa” comune a tutte le grandi!

Anche se al giorno d’oggi si ritengono “da principianti” le 650 e se sulle riviste si definiscono “piccole” moto di 800 o 1000 CC come al GS 700 o 800 di BMW o la 1050 di KTM, io faccio parte di coloro che apprezzano le piccole e le medie cilindrate, che utilizzo spesso nei miei viaggi e che consiglio caldamente a tutti coloro che si vogliono divertire, che non hanno nulla da dimostrare a nessuno e che amano godersi il viaggio.
…ma su questi argomenti aprirei una discussione non molto in linea con i tempi moderni e tratterei un argomento di cui ho già parlato in altre pagine del blog.

Tornando alla V Strom 1000, della quale ho apprezzato anche l’elettronica semplice, di facile utilizzo (anche il controllo di trazione disinseribile in movimento mi piace molto) e poco invasiva (però vorrei staccare anche l’ABS…!), sottolineo ancora la buona capacità di carico ed i consumi più che onesti se rapportati alle prestazioni.
Anche qui si potrebbe discutere delle potenze in gioco.
Ma sono veramente necessari 150 CV e più per fare turismo e li si utilizza davvero in fuoristrada senza essere in prova speciale alla Dakar?
Io credo di no, anche se ammetto che le accelerazioni brucianti dopo uno stop o all’uscita di un tornante mi divertano molto; però sull’asfalto liscio della Thailandia ad esempio o su quello disastrato delle strade italiane è meglio andarci “con il polso di velluto”!

In conclusione confermo quello che racconto sempre ai miei clienti:
la V Strom è la moto che vorrei avere se fossi costretto ad averne una sola. E’senza dubbio la più versatile della categoria, ora dopo averla provata a lungo, capisco i tedeschi che la usano tra i guadi e sugli sterrati dell’Islanda, dove li incontro con le loro super accessoriate Suzuki kittate Touratech!

Personalmente posso contare su sette moto e quindi spesso amo sentire il rombo del 4 cilindri in linea o prediligo la semplicità del mono, ma questa è un’altra storia e delle mie avventure su altre moto racconterò nei prossimi post…
Lamps!

I'am social